Qualche tempo fa il ministro inglese Liam Donaldson consigliò ai giovani di praticare il sesso orale, come una sorta di metodo contraccettivo contro le gravidanze indesiderate. In Inghilterra, soltanto nel 2006, tremila ragazze sotto i sedici anni rimasero incinte, mentre oltre quattromila decisero di abortire.
L’età del primo rapporto si abbassa sempre di più, da generazione a generazione, e di conseguenza può aumentare anche il numero delle gravidanze. Affrontare, però, questa realtà, consigliando ai giovani metodi alternativi come il sesso orale o anale, è piuttosto rischioso, soprattutto alla luce di quanti pericoli si annidino in tali pratiche.
Si chiamano MTS, infatti, tutte le malattie trasmissibili sessualmente, quindi non solo attraverso i genitali, ma anche la bocca e l’ano. A provocarle, virus come l’herpes genitale, i condilomi (verruche rosate sul pene o all’ingresso della vagina) o l’AIDS, oppure batteri come la sifilide (malattia molto complessa che può causare, se non curata in tempo, seri danni all’organismo), la gonorrea (bruciore e perdite vaginali) o la clamidia (irritazione vaginale, che comporta anche febbre e nausea).
L’insieme di tutte queste malattie fa riferimento sia ai rapporti orali che anali, interessa inoltre eterosessuali e omosessuali. I rischi di contrarre le MTS riguardano soprattutto tutti coloro che hanno rapporti occasionali con partner, di cui non si conoscono abitudini sessuali e stili di vita.
Il sesso migliore è quello sicuro. Il consiglio, per evitare di contrarre tali malattie, è quello di utilizzare sempre il preservativo, anche nel rapporto orale, perché crea una protezione che impedisce il contatto diretto e, dunque, qualsiasi tipo di rischio. Verificare sempre il suo corretto posizionamento e soprattutto che sia integro, cioè senza alcun tipo di fori. Un semplice consiglio che evita inutili rischi.
Il sesso, infatti, soprattutto dai giovani, viene vissuto in maniera così passionale e istintiva da non considerare i possibili rischi a cui si va incontro. Sarebbe sbagliato definirlo un pericolo o una minaccia, ma bisogna prevenire inutili problemi con la giusta informazione.
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